Poi sulla base del successo del libro, Hollywood produce nel 2003 il film “Under the Tuscan Sun” dove l’attrice Diane Lane interpreta il ruolo di Frances Meyes e la pellicola viene girata tra Toscana, Roma e Positano, magnificando le bellezze del Belpaese, della cucina e della tradizione.
Come si dice, un vero booster per la desiderabilita’ di tutto cio’ che sia italiano.
La moda e’ un influencer spettacolare e la moda americana e’ molto influenzata dallo stile italiano che ispira i designer americani nel creare capi di abbigliamento contemporanei, sia classici che sportivi, che ben si abbinano allo stile di vita americano, e questa e’ una tendenza che riviste quali Vogue e Harper’s Bazaar hanno alimentato.
Nel boom economico degli anni ’60, lo stile italiano divenne popolare negli Stati Uniti, percepito prima come una alternativa meno costosa della “couture” francese, per poi divenire in seguito un esclusivo “must-have” e questa popolarita’ e’ da attribuire a 3 fattori chiave del successo dello stile Made in Italy in USA:
1) la connection tra Dolce Vita e Hollywood
2) un marketing efficace per promuovere brand e prodotto nei department stores di lusso e sulle riviste di fashion e lifestyle
3) la corrispondenza tra i desiderata del consumatore americano e il prodotto italiano.
Hollywood come detto prima e’ stato un grande volano per lo stile italiano: Elizabeth Taylor scopre lo stile Valentino mentre girava a Roma il film “Cleopatra” (siamo nel 1963) mentre Richard Gear veste Giorgio Armani in “American Gigolo” (1980).
Il film lancia lo stile Armani negli USA (solo l’anno prima, nel 1979, Armani riceve a New York il premio Neiman Marcus Award come miglior talento creativo) e consacra il suo successo internazionale, estendendo la notorieta’ dello stilista che cresce e si diversifica negli Stati Uniti attraverso collaborazioni, licenze d’uso, rete di negozi monomarca.